Cosa sono le Aflatossine nei cereali

aflatossine-bertiLe aflatossine sono micotossine prodotte da specie fungine, e sono una delle sostanze più cancerogene esistenti, altamente tossiche per l’uomo e l’animale.

Queste spore, germinano e colonizzano le granaglie come cereali, legumi, semi oleosi, la frutta secca, e possono trasferirsi anche ai carboidrati derivati dalle farine.

La crescita ottimale per questi funghi sono l’umidità e le temperature climatiche relativamente alte.

I prodotti da raccolti coltivati secondo pratiche che non prevedono trattamenti fungicidi, sono più suscettibili alla contaminazione da aflatossine.

La prima epidemia da micotossine avvenne nel 1961, diffondendosi da una partita di farina di arachidi contaminata che causò la morte di più di 10.000 tacchini e, ignorandone le cause, venne in un primo momento chiamata Malattia X del tacchino.

Alcuni tipi di aflatossine sono riconoscibili immediatamente dal tipo di fluorescenza emesso da tali sostanze, quando sono sottoposte a luce ultravioletta di 360 nm.

Per un dato più preciso, che indica i valori di  Aflatossine presenti nel prodotto, vengono effettuati dei Test qualitativi affidabili, su campione, in modo da valutare se la merce è o no nei limiti imposti dalla legislazione vigente .

Limiti aflatossine

Come gestire gli sbalzi termici sul mais

Il freddo avvenuto in questi giorni ha provocato una “lessatura” delle foglie e dei colletti sulle piante del mais.

Le situazioni più critiche, per non perdere il raccolto, saranno costrette a riseminare.

Con questi sbalzi termici a cui siamo sottoposti, è utilissimo eseguire dei trattamenti con alghe e fosfiti, per proteggere le piante da eventuali danni da freddo e per far superare al meglio queste condizioni di stress atmosferici.

I fosfiti, svolgono funzioni fisiologiche e metaboliche importanti sulla coltura trattata, aiutano a far assimilare l’alga, che essendo ricca di amminoacidi vegetali migliora le capacità della pianta per resistere a condizioni di stress, insieme hanno un’elevata capacità di traslocazione sistemica in tutta la vegetazione.

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Quali sono i dati sulle semine 2017 in Italia

I dati ufficiali, ormai sono chiari, sulle intenzioni di semina degli agricoltori italiani per il 2017.

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Secondo le statistiche, i cereali come il mais, perderebbero nel 2017 oltre il 5% di superficie rispetto alla passata stagione, a causa dei prezzi altalenanti delle borse merci, e dal fatto che ormai fare mais di qualità richiede risorse finanziarie importanti.

 

Il frumento tenero/duro, al nord-ovest e al nord-est cala del -15 al 20%, mentre nel centro Italia, il grano duro aumenta con una superficie di +3,7%  e anche l’orzo con un +4%.

Per il biogas invece, il triticale stima un aumento di superficie di oltre il 5%.

Secondo i sondaggi, la soia, potrebbe aumentare la sua superficie di oltre il 10-15%.

Infine, il girasole è dato in crescita del 5% e il riso sostanzialmente è stabile.

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Perchè l’Agricoltura biologica è importante in Italia

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L’Italia, è il paese con il maggior numero di imprese, quasi 50mila, che coltivano biologico.

I dati dell’Ispra sottolineano che nell’arco di dieci anni, la quantità di prodotti fitosanitari distribuiti per uso agricolo hanno subito un calo del -45,2%, affermando così l’importanza dell’agricoltura biologica in Italia.

Nel nostro paese ci sono, più di 282 prodotti certificati Dop/Igp, oltre ventunmila agriturismi e una grande rete organizzata di vendita diretta degli agricoltori, con quasi diecimila mercati e fattorie di Campagna Amica dove si possono acquistare prodotti alimentari a chilometri zero.

Questa azione di sostenibilità territoriale, comporta un impegno contro l’inquinamento, il rispetto alla nostra terra e la produzione di frutti più sani e genuini per il consumatore finale.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi delle biomasse

Con il termine biomassa si indica generalmente un insieme di sostanze organiche animali o vegetali derivante direttamente o indirettamente dalla frazione biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui di origine biologica provenienti dall’agricoltura, dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, comprese la pesca e l’acquacoltura, e la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani i quali possono essere utilizzati in due diversi campi quali quello ecologico e delle energie rinnovabili.

Le biomasse più utilizzate per produrre energia sono quella del legno, considerata una fonte di energia pulita perchè, ai fini energetici, non provoca il rilascio di nuova anidride carbonica (principale responsabile dell’effetto serra), e la biomassa ottenutabiomassa-energia-rinnovabile-berti-group-veneto-cereali-mais-orzo-soia dalla fermentazione di vegetali ricchi di zucchero, come la canna da zucchero, le barbabietole e il mais.

I vantaggi della biomassa sono le fonti locali, pulite e rinnovabili. L’impiego delle biomasse ai fini energetici, non provocano il rilascio di nuova anidride carbonica, e la biodegradabilità costituisce un ulteriore vantaggio per l’ambiente.

Gli svantaggi delle biomasse e i combustibili da esse derivate sono la produzione di ossido d’azoto e particelle di polvere in seguito alla combustione.

La biomassa costituisce una risorsa inesauribile a patto che venga utilizzata senza incrementare ampie superfici terrene oltrepassando così il ritmo di rinnovamento biologico.

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Il Mais, una pianta monoica

Il mais, è una pianta erbacea annuale, uno dei più importanti cereali, coltivato sia nelle regioni tropicali sia in quelle temperate.

Le prime coltivazioni di mais iniziarono a diffondersi intorno al 2.500 a.C in mesoamerica.

Nelle regioni temperate è principalmente destinato all’alimentazione degli animali , sotto forma di granella, farine o altri mangimi, oppure come insilato, generalmente raccolto alla maturazione cerosa. È anche destinato nelle industrie per l‘estrazione di amido e olio e alla fermentazione, per produrre bevande alcoliche o bioetanolo a scopi energetici.

La temperatura minima per una germinazione rapida e regolare è di 12 °C. Quindi la semina può essere fatta appena tale temperatura si riscontra nel terreno alla profondità (50 mm circa) alla quale va deposto il seme.

Nel tempo di 50-70 giorni le piante raggiungono il loro massimo svi­luppo ed iniziano la fioritura, raggiungendo mediamente un’altezza di 2,5m a seconda delle varietà.

Il mais è una pianta monoica ossia ha fiori maschili e femminili portati sulla stessa pianta ma su due infiorescenze separate. L’infiorescenza femminile è la spiga o “pannocchia” che si trova vicino al fusto, mentre l’infiorescenza maschile è posta sulla cima del fusto della pianta, e viene anche chiamato pennacchio.

Fondamentalmente si riproduce con la dispersione del polline nel vento, anche se il raggio d’azione di ogni singola pianta non è molto ampio. I semi sono dotati di una cariosside esterna e possono essere di colore nerastro, grigio-azzurro, viola, verde, rosso, bianco e giallo.

piante di mais

Cosa causa la combustione nello stoccaggio e come evitarla

Al momento del deposito dei cereali, la combustione rappresenta il rischio di incendio .

La quantità di umidità nei cereali è da tener presente prima dello stoccaggio.

La combustione si crea in due processi naturali differenti :

  • Il processo a bassa temperatura determina la formazione di microorganismi che crescono e respirano.
  • Il processo ad alta temperatura è il risultato dell’ossidazione di materiali cellulosici.

Il riscaldamento biologico, può accrescere la temperatura della massa stoccata tanto da provocare una forte ossidazione inducendone la combustione.

I prodotti umidi non corrono il rischio di autocombustione perché con un contenuto di umidità superiore al 60% è necessaria molta energia per portare la temperatura dell’acqua a 100ºC e farla evaporare. Quando invece i livelli di umidità dei prodotti immagazzinati si trovano tra il 20 e il 60%, sono esposti a rischio di degradazione e di combustione combustione-mais-soia-orzo-cerealispontanea. 

Le grandi superfici ricoperte di particelle generano un ambiente quasi perfetto per la decomposizione delle fibre. Da qui l’incremento delle temperature in superficie e il rischio potenziale di autocombustione. I frammenti di piccole dimensioni accrescono l’area della superficie totale e la probabilità di riscaldamento biologico.

Lavorando invece con materiali secchi come certi cereali, si può prendere in considerazione lIa possibilità di immagazzinamenti per lunghi periodi. Il materiale secco possiede troppo poca umidità per favorire attività biologica e, senza riscaldamento biologico o altra fonte di ignizione, mantiene una relativa stabilità.

Per evitare problematiche, la misurazione dell’umidità è importante effettuarla prima del raccolto, per facilitarne le procedure, e prima dello stoccaggio per evitarne e la combustione .

Qual’è la procedura per lo scarico dei prodotti in un centro raccolta cereali

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I cereali dopo la mietitura solitamente vengono trasportati nei centri di raccolta .

La procedura per un camion o un rimorchio agricolo all’arrivo in un centro cereali, è molto semplice, come prima cosa deve effettuare la pesata di tutto il mezzo rivelando il peso lordo. Durante la pesata una sonda aspira dal cassone una quantità sufficiente per calcolarne la giusta umidità che dovrà essere al massimo del 14% .

Lo scarico della merce puo’ essere effettuata e con le stampe dei dati dell’umidità e della pesata in entrata e uscita si potrà procedere con la documentazione.